Come illuminare i diversi ambienti di una casa - parte prima
In generale, ci sono poche ma precise regole da rispettare:
individuare con precisione le aree da illuminare
definite la direzione da cui pensiamo sia meglio far provenire la luce
valutare approssimativamente il numero e il tipo di apparecchi illuminanti necessari
Ogni ambiente però ha delle necessità di illuminazione da tenere in conto:
L'Ingresso
È il punto di passaggio tra interno ed esterno, e anche la luce deve essere considerata come elemento di transizione. Via libera quindi a faretti e applique, meglio se con lampade alogene, che accompagnano il percorso principale o illuminano in modo diffuso il punto di ingresso.
Il Soggiorno
È la stanza più complessa da illuminare per le diverse attività che si vi si svolgono: si ritrova la famiglia ma anche ci si intrattiene con gli amici, si fa conversazione, si guarda la televisione e si ascolta la musica, a volte si mangia. Tutto deve essere accompagnato da un'illuminazione in grado di creare un'atmosfera accogliente, piacevole, funzionale.
Le soluzioni illuminative devono rispondere a tante necessità: sicuramente si deve prevedere un'illuminazione generale d'ambiente (100-200 lux orizzontali medi) a cui accompagnare un'illuminazione in grado di sottolineare le diverse attività/funzioni, ad esempio illuminare il tavolo da pranzo, facilitare la lettura, valorizzare un quadro.
Da qui la scelta di applique o binari muniti di faretti o lampadari (a non meno di 2,2m dal pavimento) per la zona pranzo (illuminata da 100-150lux) che non devono abbagliare i commensali ma sottolineare le portate, lampade da terra per la zona conversazione, lampade da tavolo per consolle o tavolini vicino ai divani.
Per la zona lettura, invece, una luce diretta e concentrata, che non crei però ombre o fastidiosi effetti di riscaldamento, mentre per valorizzare un oggetto, un quadro, una pianta una luce concentrata ma discreta, meglio ancora se non visibile.
La Cucina
Qui si svolgono attività diverse e soprattutto a tutte le ore del giorno: da qui la necessità di un'illuminazione che segua davvero i momenti diversi della giornata e che sia al tempo stesso funzionale.
L'illuminazione diffusa base deve essere di 300 lux medi orizzontali distribuiti con uniformità nell'ambiente, e di circa 500 lux nelle aree di lavoro e sul piano cottura, sul lavello, dove si possono utilizzare lampadine a incandescenza lineari o tubi fluorescenti. Per la zona pranzo si possono prevedere lampade a sospensione sopra il tavolo.
In ogni caso, le lampade della cucina devono:
- essere facilmente accessibili per la pulizia e la manutenzione;
- avere l'adeguato grado di protezione
- creare una luce calda e senza eccessivi contrasti per non affaticare chi compie le diverse attività
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